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Chi decide di realizzare un rivestimento, un sottotetto o anche un pavimento in legno, spesso opta per il perlinato.
Con perlinato si intendono le classiche tavole maschiate, a incastro, semplici e veloci da posare anche per i meno pratici.
Il perlinato è disponibile in vari formati (oltre che essenze) da selezionare non solo in base al proprio gusto estetico ma anche, e sopratutto, in base all’utilizzo che se ne andrà a fare.
Ad esempio, se il vostro obiettivo è realizzare il rivestimento di una parete interna, si sceglierà un perlinato con uno spessore di 10 mm. In questo caso, infatti, il legno non ha un utilizzo strutturale e si cercherà uno spessore ridotto per evitare di rubare troppo spazio alla stanza.
Al contrario, se vogliamo realizzare un pavimento dovremo spostarci su spessori maggiori. In questo caso nella scelta dello spessore del perlinato influiscono sia la distanza tra un punto d’appoggio e l’altro, sia il peso accidentale che deve sopportare. Solitamente ci si indirizza su spessori che variano tra i di 20 mm e i 35 mm.
Ultimo caso, l’utilizzo di un perlinato come sottotetto. In questo caso c’è da distinguere se viene utilizzato come mero rivestimento di un soffitto in calcestruzzo (in tal caso basta il perlinato da 10 mm) o se ha anche un impiego strutturale (ad esempio se al di sopra viene posto dell’isolante).Nel secondo caso si andrà a scegliere, solitamente, un perlinato di almeno 20 mm di spessore.
Anche in quest'ultimo caso, ovviamente, lo spessore dipende dal numero dei punti di fissaggio (solitamente si tratta delle travi del tetto) e dal loro interasse (distanza tra una trave e l’altra).
Il perlinato non è altro che una tavola di legno massiccio lavorata e sagomata che, come tale, risente del cambio di umidità nell’aria.
Spieghiamo meglio.
Il perlinato per essere posato senza problemi deve avere un’umidità non superiore al 14%.
Spesso, però, in commercio si trovano perlinati “più freschi”, quindi più umidi, che una volta posati daranno luogo a cali, ritiri e distorsioni.
Come riconoscerli?
Diffidando dei prezzi troppo bassi e scegliendo un fornitore affidabile. Semplicemente guardando il perlinato è impossibile capirne il grado di umidità.
Anche se il legno è ben essicato ci sono comunque delle accortezze da prendere.
Se il perlinato va posato all’interno di una casa già abitata, o comunque provvista di porte e finestre, è sempre bene fare “ambientare il legno” per circa una settimana, 10 giorni prima di posarlo, controllando il grado di umidità della stanza. Prestare attenzione sopratutto in presenza di malte fresche o infiltrazioni.
In questo modo il perlinato si adegua all’umidità della casa e non avrete sorprese quando andrete a posarlo.
Se il perlinato va, invece, posato in una casa in costruzione (ad esempio sul tetto) l’unica accortezza da prendere sarà quella di coprirlo immediatamente con un telo impermeabile.
Come detto prima, per realizzare il rivestimento di un muro solitamente si usano le perline con uno spessore di 10mm.
Per fissarle, onde evitare di riempire il muro di buchi, è consigliato fissare a muro dei listelli sui quali poi si andranno a fissare le perline.
Se volete mettere le perline orizzontalmente, i listelli andranno posti verticalmente, viceversa se volete posare le perline in verticale, i listelli andranno posti in orizzontale.
Solitamente si consiglia di tenere un interasse tra un listello e l’altro di circa 50 cm.
Per fissare le perline ai listelli ci sono due possibilità: o mettete dei chiodini in obliquo nella femmina della perlina o utilizzare delle apposite graffette.
Il vantaggio di queste ultime è che se per un motivo qualsiasi dovete togliere le perline basterà togliere il gancio. Le perline non saranno rovinate e potrete tornare ad utilizzarle. Se utilizzate i chiodi questo sarà molto più difficoltoso.
Il perlinato da sottotetto solitamente si va a fissare sulle travi del tetto (dall’interno). In questo caso, il metodo più semplice per posarlo è utilizzare delle apposite viti con la testa piccola e affusolata che andranno fissate sul maschio della perlina, obliquamente, fino a penetrare anche nella trave soprastante.
Anche in questo caso, come per le graffette, le perline saranno facilmente sostituibili in quanto sarà sufficiente svitare le viti.
In più,a differenza dei chiodi, fissandosi sul maschio si ridurrà il rischio di spaccature.
A fondo pagina il link alle viti.
Non essendo il perlinato un pavimento “flottante” andrà creata, anche in questo caso, una base in listelli sui quali fissare poi le perline.
La distanza tra i listelli dipenderà dallo spessore delle vostre perline, più sono sottili, più ravvicinati devono essere posti i listelli (distanza minima: 40 cm).
E’ sempre bene tenere il perlinato leggermente discosto dai muri della vostra stanza almeno di mezzo centimetro. Questo perchè il legno con il caldo e il freddo avrà sempre dei minimi movimenti e se non ha lo spazio per allargarsi, il rischio è che vi si “alzi” in mezzo alla stanza.
Quando si realizza un pavimento in legno di questo tipo è sempre consigliato disporre al di sotto delle perline un tappetino fonoassorbente per ridurre il rumore creato dal calpestio.
Concludiamo con una piccola precisazione circa la verniciatura delle perline.
Nel caso in cui le perline vengano usate come rivestimento o come sottotetto è consigliabile verniciarle prima della posa in opera. Sopratutto quelle da sottotetto, infatti, una volta posate sarà veramente difficoltoso andarle a verniciarle.
Caso diverso è il pavimento. In questo caso, infatti, prima andrà posato il pavimento, e solo successivamente levigato e verniciato.
Speriamo di avervi aiutati qualora foste in procinto di lanciarci in qualche lavoro "fai da te".
Se, però, avete bisogno di maggiori chiarimenti, non esitate a contattarci.
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