Come rivestire una parete esterna in legno

Tipi di legno | Come fare a
1/03/2019

Le pareti esterne delle case rivestite in legno sono più una tipicità montana, ma con le nuove architetture dalle forme pulite, ma sopratutto attente all’ambiente, anche in città cominciano a comparire ville dalle pareti esterne in legno.

Se anche voi che avete una classica casa in muratura, ma anche una modernissima casa in legno, e volete sperimentare e rivestire una parete con doghe in legno, qui vi consigliamo il tipo di tavola da utilizzare, i legni migliori e i trattamenti.

Come si realizza una parete esterna in legno

Le doghe di rivestimento, ovviamente, non andranno fissate direttamente alla parete di casa. Questo per due motivi principali:

  1. vogliamo evitare di forare innumerevoli volte la parete di casa
  2. le tavole in legno hanno bisogno di essere sempre arieggiate per evitare marcescenze e questo diventa difficile se fissate direttamente al muro.

Vediamo allora come procedere:
il primo step è posare una membrana traspirante sulla parete della vostra casa. In questo modo la parete si manterrà asciutta anche in caso di acqua o umidità.
Successivamente andranno fissati dei moraletti con un interasse di circa 30/50 cm uno dall’altro.

Il tipo di fissaggio da utilizzare ovviamente dipenderà dalla parete:

  • una parete in mattoni/cemento/muratura.. necessiterà di tasselli ed eventualmente di ancorante chimico.
  • su una parete in legno, invece, sarà sufficiente usare delle viti per legno.

Parete a doghe orizzontali

In questo caso i moraletti di cui abbiamo appena parlato andranno posti in verticale sulla parete e ad essi andranno fissate orizzontalmente le doghe.
Le doghe poste in senso orizzontale sono la soluzione più indicata perchè difficilmente l’acqua potrà infiltrarsi tra la tavola e il muro.

Ci sono diverse tipologie di doghe da utilizzare in questo caso, ma ci sono delle accortezze di base che valgono sempre:

  • le tavole andranno disposte distanziate (di qualche millimetro) una dall’altra, non dovranno chiudere perfettamente perchè con gli sbalzi di temperature, l’umidità e le diverse condizioni meteorologiche tenderanno a dilatarsi o restringersi.
  • le tavole non andranno poste attaccate una all’altra per permettere l’aerazione delle stesse
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Doghe a sezione romboidale

Le doghe a sezione romboidale sono la soluzione più semplice.
Si tratta di classiche tavole piallate che andranno semplicemente accostate tra loro (lasciando come detto un po’ di spazio tra una e l’altra per garantire l’aerazione).
La particolare forma, permette però di evitare che l’acqua penetri tra le tavole e il muro creando così un ambiente umido che rischierebbe di far marcire le tavole o i morali retrostanti.

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Perlina tipo scandola

La classica perlina è ottima per i rivestimenti interni ma, per quelli esterni, è preferibile utilizzare quella dalla forma somigliante a una scandola (vedi foto).
La forma particolare di questa perlina evita, infatti, che l’acqua penetri.
Anche in questo caso le tavole andranno si incastrate, ma lasciando un po’ di gioco tra una e l’altra in modo che possano dilatarsi al cambiamento delle condizioni atmosferiche.

Parete a doghe verticali

La parete a doghe verticali prevede che i morali vengano posti orizzontalmente (l’interasse non cambia).
In questo caso, inoltre, per favorire l’aerazione è consigliabile creare dei “canali di areazione” interrompendo, ogni tanto per qualche centimetro, la continuità dei morali orizzontali.

Questa non è una soluzione che ci sentiamo di consigliare perchè, come facilmente immaginabile, bisogna prendere un maggior numero di accortezze.
Anche in questo caso le doghe andranno poste leggermente separate le une dalle altre ma a differenza del caso precedente, qui c’è una maggiore probabilità che l’acqua penetri dietro alle doghe.

Per ovviare a questo problema si possono adottare due soluzioni:

  • tavole accostate sulle quali porre un listellino di chiusura sulla fuga. In questo modo l’acqua non riesce a penetrare
  • tavole sfalsate. Anche in questo caso l’acqua non avrà la possibilità di infiltrarsi fino al morale.

Entrambe le soluzioni, pur essendo valide, riducono la circolazione di aria, anche per questo motivo è consigliabile adottare la soluzione con posa di doghe orizzontali.

I legni da utilizzare per il rivestimento di una parete esterna

Per rivestire una parete esterna si può scegliere il legno che si preferisce, che sia abete, pino, larice, purchè adeguatamente trattato.

Il problema sorge nel momento in cui bisogna fare la manutenzione che, come facilmente immaginabile, per le tavole poste più in alto sarà particolarmente complicata.
Per questo motivo è bene scegliere un legno che non necessiti di continui trattamenti.
Il larice, ad esempio, può essere un’ottima scelta perchè anche lasciato grezzo (non trattato), non ha problemi ad essere esposto alle intemperie.
Resta fermo il fatto che un legno non trattato tenderà ad ingrigirsi, quindi è da valutare se questo fattore possa per voi pregiudicare la resa estetica del lavoro.

Se avete bisogno di maggiori informazioni o volete un preventivo di spesa, non esitate a contattarci.