Come costruire una pergola: indicazioni preliminari

Pergole e casette | Come fare a
15/10/2019

Chi non vorrebbe una pergola?!

Che sia una pensilina fuori dalla porta di casa o una tettoia coperta per le auto o anche un semplice gazebo per pranzi all'aperto...

Realizzarla è più semplice del previsto, basta avere le idee chiare su un paio di punti che vi elenchiamo di seguito!

Dimensioni

Le prime decisioni da prendere nel momento in cui si decide di costruire una pergola sono: forma, dimensioni, posizione e copertura.
I primi due fattori, soprattutto, sono fondamentali anche per la scelta dei materiali più adatti da utilizzare.

Per quanto riguarda le dimensioni, sarà necessario fissare:

  • dimensione della base della pergola, ovvero la distanza tra i pilastri;
  • dimensione della copertura, o meglio, quanto sporto di linda desiderate.

La dimensione della base, per certi versi, può essere vincolata.
Perchè la vostra pergola sia considerata un’opera in “edilizia libera”, e quindi non sia necessario attendere di ricevere la Concessione Edilizia dal Comune, l’area compresa tra i pali perimetrali non deve superare i 20mq (dato che è sempre bene controllare con l'ufficio tecnico del vostro Comune).

Per aumentare le dimensioni della pergola, però, si può “giocare” con lo sporto di linda.
Lo sporto di linda, per i non addetti ai lavori, è la parte di tetto che sporge oltre il perimetro creato dai pilastri, solitamente varia tra i 50 e 100cm per lato.
A gusto del cliente, però, lo sporto può essere nullo, con la copertura a filo dei pilastri, o può essere maggiore. 

In quest’ultimo caso bisogna, però, fare attenzione alla sezione delle travi!

Forma

Non solo la dimensione, ma anche la forma che volete dare alla vostra struttura è molto importante.

Poggerà alla casa?
Sarà a sé stante?
Il tetto sarà ad una, due o più falde?
Che pendenza volete dare alla vostra copertura?

Queste sono decisioni che andranno prese tenendo conto sia dei propri gusti ed esigenze sia di fattori esterni e strutturali.

Ad esempio, se la pergola poggerà alla casa, bisogna rispettare le normative antisismiche.

Se, poi, la pergola verrà costruita, ad esempio, in zone soggette a forti nevicate, sarà necessario:

  • irrobustire la struttura (ovvero aumentare la sezione delle travi),
  • prevedere delle staffe al suolo che tengano ben sollevati i pilastri,
  • calcolare una corretta pendenza del tetto che eviti accumuli di neve.

Al contrario, se la pergola verrà costruita in una zona di mare, o comunque “a valle”, sarà sufficiente una struttura più leggera.

Noi consigliamo sempre e comunque di dare al tetto almeno un’inclinazione minima, di circa il 4%, per permettere che l’acqua scoli, evitando ristagni.

Anche il tipo di copertura che desiderate mettere alla vostra pergola può influire sulla pendenza da dare al tetto stesso.
Un tetto completamente privo di pendenza è “concesso” solo se non si intende coprire la struttura lignea.

Dove poggia la pergola

Un altro importantissimo fattore da valutare nella costruzione della pergola è dove andrà a poggiare.

Sicuramente noi sconsigliamo vivamente l’interramento dei pali.
Anche se il legno è stato preventivamente trattato, il rischio che marcisca è alto, inoltre il terreno non è stabile e potrebbe produrre un cedimento della vostra struttura.

Noi suggeriamo sempre di fare una platea in cemento, in modo che il pergolato vada a poggiare su una base perfettamente livellata e fissa. I pilastri andranno poi ancorati con delle staffe (vedi qui).

Unicamente nel caso in cui non intendiate coprire il vostro pergolato con un tetto, potete fare, invece di una platea, dei plinti in cemento in corrispondenza dei pilastri. In questo modo la pergola poggerà su una base salda, ma l’erba potrà continuare a crescere anche sotto la pergola stessa.

Quest'ultima soluzione non è consigliata per chi decide di coprire la pergola in quanto l’erba, non ricevendo più acqua e sole, seccherà e sotto la pergola vi ritroverete uno spiazzo di terra polverosa.

La scelta del materiale

Per una pergola in legno la scelta del materiale da utilizzare solitamente, ricade tra travi di abete massicce o lamellari.

La differenza principale tra le due tipologie di travi sta nel loro comportamento nel tempo.

Le travi massicce, che già originariamente hanno limiti di dimensione e lunghezza e potrebbero non essere drittissime, nel tempo tenderanno a ridursi, e potrebbero, inoltre, storcersi e incurvarsi.

Le travi lamellari, invece, nascono già perfettamente dritte e tali resteranno nel tempo. Se ci saranno movimenti saranno minimi ed ininfluenti.

Con le travi lamellari si supera anche il limite dimensionale delle travi massicce.
Le travi lamellari vanno sempre protette dagli agenti atmosferici mediante una copertura!

Vista la migliore resistenza e le più alte prestazioni tecniche delle travi lamellari, noi le consigliamo vivamente.
Se ad esse viene fatta una costante manutenzione negli anni allora dureranno veramente a lungo.

La copertura

Un’ultima decisione da prendere prima di iniziare la costruzione di una pergola è il tipo di copertura.

Tanto per cominciare bisogna decidere se coprirla o meno.
Se decidete di non farlo, sappiate che le travi avranno bisogno di una manutenzione notevole e costante nel tempo, soprattutto per evitare ingrigimenti.

Noi consigliamo sempre una copertura, se magari non volete un tetto ombreggiante, vi suggeriamo il policarbonato compatto o alveolare, disponibile in bianco, bronzato o trasparente.

Dopo questa "infarinatura" di base sul mondo delle pergole, vi lasciamo un video in cui vi mostriamo passo-passo come realizzare una pergola autoportante.