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Le recinzioni in legno sono strutture semplici da realizzare, siano esse a solo scopo estetico o siano esse necessarie per delimitare un terreno.
L’importante è scegliere il materiale più adatto e fissarlo al terreno in maniera consona.
Per realizzare una palizzata possiamo scegliere tra svariati legni, ci sono però dei fattori da considerare:
Alla luce di tutto ciò il nostro consiglio è quello di optare per legni nostrani, come può essere il larice o, in seconda battuta, il pino o l’abete se ben trattati.
Il larice è un legno perfetto per essere utilizzato all’esterno anche senza trattamenti, ha un colore caldo, resiste alle intemperie, ed è facilmente reperibile anche a distanza di anni.
In alternativa, è possibile utilizzare dei pali tondi o mezzi tondi in abete o pino trattati in autoclave con vuoto pressione (quelli verdini per capirci).
Questi pali, una volta trattati, possono anche essere interrati (anche se in questo caso si consiglia un ulteriore trattamento con catramina o carbolineum).
Essendo pali ricavati da un unico tronco, però, presentano fenditure e spaccature che, pur non compromettendo la stabilità della struttura, esteticamente possono non piacere.
Nel caso in cui decideste di utilizzare il larice, a meno che non vogliate lasciarlo grezzo, suggeriamo un trattamento con olio protettivo per esterno.
L’olio, a differenza dell’impregnante che è un prodotto secco, mantiene il legno grasso e lo preserva da spaccature e fenditure.
E’, inoltre, molto semplice da manutentare in quanto si consuma gradualmente senza creare macchie e quindi non occorre rimuovere lo strato vecchio con della carta vetrata prima di dare una nuova mano di prodotto.
Una palizzata può essere realizzata in molteplici modi: con tavole verticali, con tavole orizzontali, con pali tondi in diagonale, con pali tondi a doppia diagonale…
L’unico elemento che resta costante in tutte le versioni sono i pilastri che andranno posti ad una distanza di circa 150/200 cm uno dall’altro e che fungeranno da sostegno e da ancoraggio al suolo della struttura.
Suggeriamo di coprirne la sommità con degli appositi copripali in acciaio, in modo da proteggere, quella che è la parte più esposta, dalle intemperie.
Nel caso vogliate realizzare una recinzione con tavole verticali (ne esistono con varie sagomature), sarà necessario fissare due tavole orizzontalmente (una sopra e una sotto) tra pilastro e pilastro alle quali ancorerete le singole doghe.
Per un lavoro più rifinito ed elegante si può creare un incavo sul pilastro in modo da incastrarci le tavole orizzontali. Questo, però, è un lavoro molto delicato in quanto se il piano di ancoraggio non è perfettamente livellato si creerà un dislivello, anche minimo, tra i due pilastri e le tavole faticheranno ad incastrarsi perfettamente.
Come sempre noi suggeriamo di non mettere a contatto diretto il legno con il suolo per evitare marcescenze.
L’ideale è quindi fissare i pilastri, con dei portapilastri, su una base in cemento come può essere un piccolo plinto o un muretto di confine.
In caso di necessità si può, però, interrare il palo tondo trattato ma, in questo caso, è consigliabile un trattamento preventivo della parte che verrà interrata con catramina o carbolineum.
Si scaverà un buco nel terreno, una volta posto al suo interno il palo, è meglio riempire il buco con della ghiaia in modo da drenare l’acqua. Bisognerà poi fare attenzione a mettere il palo a piombo e a livellare tutti i pilastri alla stessa altezza. La palizzata verrà completata con pali tondi o mezzi tondi dello stesso materiale posti orizzontalmente o diagonalmente.
Se non siete molto pazienti o precisi la messa a piombo e a livello dei pali si rivelerà più difficile di quanto si possa pensare.
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