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Pavimento che scegli, soluzione che trovi.
Ebbene sì, a seconda del tipo di pavimento e di dove viene posato, la tipologia di fissaggio da utilizzare sarà diversa.
Posare un pavimento in legno per esterno non è come realizzare un pavimento in perlinato, per la propria taverna.
Di seguito vedremo diversi casi e quali sono le soluzioni per rendere la posa semplice e veloce.
Solitamente per pavimentazioni interne in abete o larice si usano i classici listoni maschiati a incastro.
La prerogativa per una posa a regola d’arte è avere una base d’appoggio per il pavimento perfettamente livellata.
Le doghe andranno fissate su una base in legno, sia questa un tavolato o dei morali, che abbia uno spessore almeno uguale a quello del pavimento.
Solitamente si crea un’orditura di base con morali grezzi di spessore minimo mm 25, posti con un interasse di circa 40 cm.
I morali andranno posti in senso ortogonale rispetto al senso in cui andranno posate le doghe e, se necessario, andranno spessorati o piallati perchè è necessario creare una base perfettamente “a livello”.
Una volta creata la base si andranno a fissare sopra le doghe.
Per il fissaggio di questi listoni ad incastro suggeriamo di utilizzare delle viti con la testa molto piccola e conica che andranno inserite obliquamente nel maschio fissandolo al morale sottostante.
Molti tendono ad utilizzare i chiodi che però, oltre a non poter essere rimossi senza rischiare di spaccare la tavola, creano il rischio di rovinare il listone con un maldestro colpo di martello.
Tutt’altro discorso va fatto per le pavimentazioni esterne.
In questo caso solitamente si scelgono essenze come il larice o il teak o legni esotici… tutti legni che sono molto resistenti all’esterno e non necessitano di particolari trattamenti.
Apriamo una piccola parentesi per precisare che noi tendiamo sempre a sconsigliare l’utilizzo di legni esotici per due motivi:
Legni nostrani come il larice, ma anche il rovere e l’acacia, invece sono soggetti a vincoli stringenti e l’abbattimento degli alberi è contingentato e severamente regolato e ne viene programmato il rimboscamento.
Chiusa questa breve parentesi.
Per le pavimentazioni esterne, di norma, non vengono utilizzate tavole a incastro, ma semplici doghe, piallate 4 lati, che vengono posate mantenendo un paio di millimetri di distanza una dall’altra in modo che non ci siano problemi in caso di dilatazioni o movimenti dipendenti dalle condizioni atmosferiche.
In questo caso il pavimento andrà fissato su dei morali che potranno essere o nello stesso legno trattato o anche in alluminio.
Lo stesso discorso fatto in precedenza sull’avere una base perfettamente a livello, ovviamente, vale anche in questo caso.
Le viti da utilizzare per pavimentazioni esterne sono ovviamente diverse dalle precedenti.
In questo caso la vite resterà a vista e per ogni punto d’appoggio la doga dovrà essere fissata con due viti, pena l’imbarcamento della tavola.
Apposite per questo tipo di fisssaggio sono le viti KKT con una testa piccola e conica che entra nel legno senza provocare scheggiature.
Nel caso in cui il vostro fondo non sia propriamente livellato o addirittura in pendenza, per spessorare i morali dell’orditura di base esiste una soluzione molto semplice e veloce.
Si tratta di appositi piedini ad altezza regolabile che andranno fissati ai morali e poi registrati in modo da compensare le irregolarità del fondo e avere un piano “a livello”
Ovviamente in questo caso il morale dovrà avere uno spessore maggiore in quanto resta sollevato e deve sopportare il peso soprastante.
La sezione andrà però calcolata caso per caso.
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