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Spesso vengono da noi clienti che si affacciano per la prima volta al mondo del “Fai Da Te” e non sanno bene cosa stanno cercando… se non, appunto, un “pezzo di legno”.
Qui vogliamo farvi una breve panoramica dei vari tipi di legni e pannellature per aiutarvi a fare una scelta più consapevole.
Il tipo di legno da utilizzare (truciolare, multistrato, lamellare, massiccio…) dipende molto dall’utilizzo che se ne deve fare.
Ad esempio: se dovete realizzare una cuccia per un cane e non volete spendere tanto, mai più vi consigliamo il truciolare che sì è economico ma in questo caso durerebbe meno di mezz’ora, molto meglio un multistrato.
Questo è un fattore fondamentale per capire che legno consigliarvi.
Sempre in riferimento all’esempio di prima. Se la cuccia deve stare all’esterno cercheremo di darvi un multistrato con colle fenoliche in modo che in caso di pioggia o umidità i vari strati non si scollino.
Questo per evitare di sprecare materiale e scegliere la soluzione dove lo scarto è minore.
Ad esempio: se dovete fare una pavimentazione esterna con doghe da 2,50 mt, cercheremo delle tavole, se possibile, che abbiano lunghezza 5 mt e scarteremo quelle da 4 mt per evitare che dobbiate buttarne via quasi la metà.
Questa solitamente è la domanda più difficile per un neofita e in questo caso va considerata la dimensione del pannello/tavola, gli eventuali punti di appoggio e il peso che dovrà sostenere.
Adesso che abbiamo fatto una panoramica di base di quali sono i punti da tenere in considerazione quando si acquista del legno, vediamo, più specificatamente, quali legni utilizzare e quando.
I pannelli lamellari solitamente si trovano, senza problemi, in tre diverse essenze: pino, abete e faggio (ordinati per prezzo crescente).
Sono pannelli rifiniti a cui sarà sufficiente dare una scartavetrata prima di verniciarli per rendere la superficie perfettamente vellutata.
Sono l’ideale per realizzare mobili interni come armadi, librerie e piani di lavoro, ma anche scale.
Il tipo di essenza dipende, oltre che da un punto di vista estetico, anche dall’utilizzo che se ne deve fare.
Ad esempio, se dovete realizzare una scala a passaggio frequente sarà sicuramente il faggio la scelta più indicata perchè più duro rispetto all’abete e al pino.
Sceglierò il faggio anche nel caso di un piano di lavoro per la cucina che, come si sa, è soggetto a parecchio stress.
Vanno benissimo in tutti i casi sopra descritti per i pannelli lamellari (eccetto le scale). L’unica cosa da considerare, in questo caso, è che visti di profilo, si vedranno i vari strati, cosa che a non tutti può piacere.
A differenza dei pannelli lamellari, che sono indicati solo per utilizzi interni, i pannelli di multistrato con incollaggio fenolico possono essere utilizzati anche all’esterno.
Multistrati come quello di pioppo poi, sono anche molto più leggeri rispetto a un pannello lamellare e arrivano anche a spessori minimi di 3mm.
C’è da valutare quelle che sono le proprie priorità. I pannelli multistrati e i pannelli lamellari hanno prezzi abbastanza simili, a variare è la dimensione dei pannelli.
Mentre i pannelli lamellari, volendo arrivano fino a 5 mt di lunghezza, i multistrati solitamente hanno lunghezze massime di 3 mt, spesso addirittura 2,50 mt.
E’ quindi da valutare il tipo di pannello da utilizzare anche in base alle misure che vi occorrono.
Solitamente la scelta ricade sui pannelli truciolari quando si vuole spendere poco in quanto sono molto più economici rispetto alle opzioni precedenti.
Hanno, però, anche una diversa tenuta agli urti e all’acqua (tendono a gonfiarsi e deformarsi).
Il truciolare solitamente si sceglie quando serve qualcosa di estremamente temporaneo per cui si vuole spendere poco.
Diverso è il caso del truciolare nobilitato, ovvero quello rivestito su entrambi i lati da uno speciale foglio di carta resinata.
Questo è molto più resistente del precedente ed è perfetto per realizzare mobili (interni) o tavoli in quanto non necessita di verniciature o altro… è già pronto per l’uso.
La superficie nobilitata, poi, permette una veloce pulizia e riduce il rischio di graffi.
La faesite è un materiale pressato di spessore minimo (3 o 4 mm) che solitamente viene utilizzata per realizzare lo schienale dei mobili o, eventualmente, il fondo di cassettini (che non devono portare un peso eccessivo).
Può essere grezza o nobilitata su un lato. La finitura in entrambi i casi è liscia.
Essendo molto sottile se non fissata bene tende ad imbarcarsi.
Qui bisogna essere consapevoli di quello che si sta acquistando.
La tavola massiccia originariamente è grezza (può essere piallata) e ha uno spessore minimo di 25mm. Le più facilmente reperibili in commercio sono in abete o larice.
Può non essere perfettamente dritta, può muoversi nel tempo, presenta nodi e può presentare delle fenditure.
Ci vuole un minimo di pratica e la giusta attrezzatura per utilizzarle.
Questo tipo di tavole (se lasciate grezze) si utilizzano, solitamente, come tavole “da battaglia”. Qualcosa che non costi molto, comunque resistente, ma che resta nascosto perchè bruttino.
Nel caso in cui vengano lavorate allora le cose cambiano.
Ad esempio tavole in larice adeguatamente rifilate, piallate e magari con angoli smussati, vengono utilizzate per arredi esterni quali staccionate, terrazzi, pavimentazioni, rivestimenti, o anche per realizzare fioriere.
Ovviamente in questo caso i prezzi lievitano.
Bene, questa, come detto all’inizio, voleva solo essere una panoramica dei principali tipi di legno. Siamo consapevoli che non sia esaustiva, ma ci rendiamo disponibili per eventuali approfondimenti o per darvi delucidazioni su altri materiali.
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