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L’idea di una pergola in legno ricoperta di glicine sotto la quale riposarsi d’estate o concedersi rilassanti cenette è sicuramente molto romantica, ma non così pratica come si può pensare
Solitamente per le pergole da giardino con copertura si utilizzano travi in abete lamellare che sono robusti e stabili nel tempo (non si deformano).
Questo tipo di trave non è però indicato quando si ha a che fare con una pergola priva di copertura.
I travi lamellari sono, infatti, composti da tavole unite tra loro da colle. Se lasciati esposti alle intemperie, con l’andare del tempo, le colle perderanno la loro efficacia e i travi inizieranno ad aprirsi.
Nel caso di pergola non coperta è consigliato utilizzare, invece, travi in larice che è un legno più adatto a stare all’esterno. Essendo, poi, travi massicci, non hanno il problema delle colle. Possono, però, deformarsi nel tempo.
L’unica accortezza da prendere, in quest’ultimo caso, è la sigillatura delle viti per evitare che l’acqua penetri attraverso il foro all’interno del legno e faccia marcire il trave.
Va da sè che una volta che la pianta ha iniziato a crescere, la manutenzione della pergola diventa impossibile.
Questo è uno dei motivi per cui si tende a preferire i travi in larice. Il larice, come già spiegato in altri articoli qui sul blog, può essere esposto agli agenti atmosferici anche privo di trattamenti senza che questo ne pregiudichi la durata.
Ricordiamo, però, che un legno non trattato, tenderà a perdere il colore originale diventando grigio.
Anche nel caso in cui faceste un trattamento iniziale del legno, questo lasciato senza manutenzione periodica tenderà ad ingrigire in quanto, nel tempo, l’impregnante si consuma.
Qualche tempo fa abbiamo spiegato l’importanza di scegliere la giusta dimensione delle travi quando si costruisce una struttura in legno.
Lo stesso concetto vale anche in questo caso. Non si possono scegliere travi troppo piccoli per risparmiare, perchè c’è da considerare il peso della pianta nel momento in cui cresce e sopratutto fiorisce.
I rami del glicine, ad esempio, possono diventare anche molto grossi e pesanti e questo peso accrescerà nel momento in cui la pianta fiorirà.
Oltre al rischio di marcescenza del legno nel caso in cui per realizzare la pergola non si scelga la giusta essenza, c’è un ulteriore rischio dovuto proprio al crescere della pianta rampicante.
Il crescere della piante e l’avvilupparsi dei rami attorno ai travi potrebbe provocare, infatti, la rottura delle travi stesse.
In conclusione, anche se andiamo contro il nostro interesse, noi vi consigliamo, in questo caso, una pergola che abbia almeno i travetti del tetto in metallo.
Una pergola così realizzata non avrà problemi di manutenzione e non avrà problemi di tenuta alla sollecitazioni o agli aumenti di carico.
L’unico accorgimento sarà, ovviamente, utilizzare del metallo zincato per esterno per evitare la ruggine.
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